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Carne e diabete: la disinformazione non si ferma

La carne provoca diabete? Ovviamente no, eppure c’è chi da anni lo prova a dimostrare, senza riuscirci.

Ci risiamo. È di pochi giorni fa l’ennesimo studio che prova a dimostrare l’associazione tra consumo di carne e insorgenza di diabete di tipo 2. Tra gli autori, figura sempre Walter C. Willett, di cui abbiamo già parlato in questo articolo. Il modus operandi è sempre lo stesso: pubblicare studi di bassa qualità scientifica sul legame carne e diabete, quando esistono revisioni sistematiche e studi clinici, di massimo rigore scientifico, che hanno già ampiamente dimostrato il contrario.

Ad oggi la ricerca sull’argomento è arrivata alla sua fase conclusiva, dimostrando che la carne non aumenta la glicemia, la resistenza all’insulina, l’infiammazione e il rischio di diabete di tipo 2. Anzi al contrario, quando le persone sono incoraggiate ad eliminare cereali, amidi e zuccheri e a mangiare più carne rossa, sono in grado di invertire il diabete di tipo 2.

La crociata contro la carne non si arresta

Mosso da una convinta, pluridecennale ideologia veg e da interessi finanziari con le multinazionali produttrici di cibi vegani iper-processati, Willett è instancabile nel suo attacco alle carni. Nonostante i numerosi debunking subiti, il suo nuovo studio insiste nel voler dimostrare a tutti i costi un collegamento fra carne e diabete. In apparenza, sembrerebbe uno studio di valore, essendo una metanalisi pubblicata sulla prestigiosa rivista The Lancet Diabetes and Endocrinology; in realtà presenta forti limiti, dati mancanti e nessun nesso causale, come stanno facendo notare diversi esperti nella ricerca scientifica.

Questa ricerca è una metanalisi che inserisce coorti ex novo senza una storia clinica documentata alle spalle”, spiega il Professor Giuseppe Pulina, Presidente Emerito dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali, Professore Ordinario di Etica e Sostenibilità degli Allevamenti presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e Presidente di Carni Sostenibili: “Essendo studi di coorte, non forniscono causazione e quindi non si può stabilire una causalità diretta tra il consumo di carne e l’insorgenza del diabete di tipo 2. Infatti, le associazioni osservate potrebbero essere influenzate da fattori confondenti che non sono stati completamente controllati.

Uno studio a dir poco inconsistente

Il diabete di tipo 2 appartiene al quadro patologico della cosiddetta sindrome metabolica, che è ad eziologia plurima e differenziata, caratterizzata dalla presenza contemporanea di più fattori di rischio come obesità addominale, ipertensione e glicemia alta a digiuno. Data dunque l’eziologia complessa e multifattoriale, che include fattori genetici, ambientali e comportamentali, con obesità e vita sedentaria tra i principali fattori di rischio, non si può facilmente enucleare una causa alimentare e per di più da questionari follow up di 10 anni, che non sono completamente accurati.

Il consumo di carne è stato misurato attraverso questionari dietetici auto-riportati, che è il modo meno affidabile per raccogliere dati perché i partecipanti potrebbero aver riportato il loro consumo di carne e altri comportamenti dietetici in modo non preciso o errato, introducendo un bias di autoselezione, sovrastimando o sottostimando il consumo di determinati alimenti.

Inoltre, anche la qualità della carne e i metodi di cottura possono influenzare il rischio di diabete di tipo 2, ma queste variabili non sono state completamente esplorate. Ad esempio, visto che l’unica novità di questa ricerca è quella di avere inserito anche la carne di pollo, oltre a quella rossa ed iper-processata, non viene fatta alcuna differenza tra un pollo impanato e fritto e uno arrosto.

Infine, la popolazione studiata non è rappresentativa dell’intera popolazione globale, per cui i risultati non possono essere generalizzati. Ecco perché devono essere interpretati con cautela e sono necessari ulteriori studi per confermare le associazioni osservate e stabilire una relazione causale chiara.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.