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piatti tipici nazionali

Il giro del mondo con i piatti a base di carne

Alla brace, al forno, fritta, con o senza salse: la carne è l’ingrediente principale di molti piatti nazionali.

Tra i ricordi che ci rimangono più impressi quando viaggiamo ci sono i piatti tipici. Ogni nazione ha le sue prelibatezze da portare a tavola, un mix di sapori e profumi che conquistano gusto, olfatto e “cuore”. Dall’Europa all’Asia, dall’Africa all’Oceania, senza tralasciare le Americhe, non c’è che l’imbarazzo della scelta fra proposte culinarie imperdibili e che più caratterizzano un determinato Paese. E molti sono a base di carne. Di seguito una selezione in un mare magnum di ricette di alcuni piatti tipici extra-europei.

Delizie dal Sud America

In Argentina il piatto immancabile nei momenti di festa e convivialità è l’Asado, la carne di manzo cotta lentamente alla griglia. Prima di dar avvio alla cottura, un passaggio indispensabile è la marinatura con sale grosso, pepe, qualche rametto di rosmarino e una dose abbondante di salsa chimichurri, a base di prezzemolo, spicchi di aglio, peperoncini secchi, timo e origano. Il termine spagnolo “asado” significa “arrostito”, con particolare riferimento alla cottura alla brace. L’asado argentino tradizionale prevede grosse porzioni di carne, con lunghi tempi di cottura.

Nel confinante Cile, il piatto principale e antichissimo è il Curanto, con molluschi, pollo e maiale. Risale a circa 6mila anni fa, e viene cotto in fosse di un metro di profondità il cui fondo viene coperto di pietre su cui si accende il fuoco; quando diventano incandescenti, vi si dispongono sopra gli ingredienti e infine si copre tutto con foglie aromatiche nalca o pangue, per poi cuocerlo per oltre due ore.

In Brasile, un piatto nazionale è la Feijoada, preparato con riso, fagioli neri, carne di maiale e di manzo. La ricetta risale al periodo storico delle colonizzazioni e pare fosse il cibo degli schiavi che lavoravano nelle piantagioni, che realizzavano una zuppa di fagioli con gli scarti di maiale che ricevevano dai loro padroni. Oggi, nella cucina brasiliana, la fagiolata viene servita in terrine di coccio, accompagnate da riso in bianco e bacon.

Passando al Venezuela, uno dei piatti più rappresentativi è il Pabellon criollo – o “carne alla creola”, a base di carne bollita sfilacciata e saltata con verdure, riso bollito, fagioli neri e platano fritto. Il Pabellon si accompagna con le arepas, il pane venezuelano per eccellenza.

In Colombia, la Bandeja paisa è fra i piatti nazionali ed è a base di carne macinata, salsiccia, costoletta di maiale, fagioli, riso, uova, platano fritto e insalata. È servito per tradizione in piatti ovali chiamati bandejas, dai bordi rialzati, per fare in modo che si riesca a raccoglierne tutti gli ingredienti.

I piatti del Centro e Nord America

In Costa Rica regna il Casado, preparato con riso bollito, fagioli rossi o neri aromatizzati con cipolla, aglio, sedano, peperone e coriandolo, carne – che può essere di manzo, maiale, pollo – o pesce, e della verdura cruda o cotta al vapore.

In Repubblica Dominicana spicca il Sancocho, una zuppa fatta con carne – di pollo, gallina, maiale, pesce, vacca, costoletta, cavallo, fegato, trippa, capra, tacchino, anatra – mais, carote, banane verdi, banane mature, patate dolci, manioca, patate, zucca, arracacia, spezie, legumi e verdure.

Negli Stati Uniti molto noto è il tacchino ripieno, farcito con un mix di pane, cipolla e salvia, ma anche castagne e salsicce con qualche sale aromatizzato, accompagnato da cipolline con panna, cavolini di Bruxelles o patate, con una particolare salsa preparata con il fondo di cottura dell’arrosto.

In Canada, un piatto tradizionale è la Gaspesie tourtiere, una sorta di carne in crosta preparata con tre tipi di carne: manzo, vitello e maiale cotte per almeno sei ore con cipolle, pepe, chodi di garofano, cannella e timo, e poi infornata in una teglia con la pastafrolla.

Prelibatezze dal Continente Nero

In Marocco è bene lasciarsi deliziare dalla Tid, un piatto a base di frittelle, pollo e una salsa di lenticchie, arrichito da spezie varie.

In Nigeria il piatto nazionale è il riso Jollof che si prepara con una base di riso, pomodoro e brodo, cotto con peperoni, curry, timo e alloro servito insieme a pollo e platani fritti.

In Sudafrica spicca il Bobotie, un pasticcio a base di carne macinata speziata con curry e una copertura a base di uova, mentre antiche ricette prevedevano l’aggiunta di zenzero, maggiorana e limone.

Sapori dall’Oriente e dall’Oceania

In Cina il pollo Kung pao è uno dei piatti più famosi. Si tratta di pollo tagliato a cubetti, marinato e saltato in padella con peperoncino, cetrioli e arachidi.

In India spicca il pollo Tandoori, marinato in una salsa di yogurt e spezie chiamata tandoori masala con coriandolo, cumino, aglio, cannella, cardamomo, pepe, zenzero, chiodi di garofano e alloro, per poi cuocerlo nei particolari forni di argilla detti tandoor, da cui trae origine il nome.

In Indonesia c’è il Nasi goreng, riso bollito passato in padella con verdure, carne, pesce e uova.

In Mongolia il piatto nazionale è la Marmitta mongola, una sorta di minestra con brodo di carne di montone, patate, legumi ed erbe della steppa.

In Libano spicca il Kibbeh, ossia crocchette di carne d’agnello con cipolle e spezie.

In Iran il piatto nazionale è il Celo kebab, a base di riso cotto a vapore, zafferano, carne magra, uovo e sumac, bacca selvatica persiana.

Passando all’Australia, il polpettone è uno dei piatti più famosi e suo ingrediente principale è la carne macinata, che viene introdotta in una base a base di farina, burro e sale.

La lista di Paesi e ricette a base di carne reperibili in giro per il mondo ovviamente sarebbe troppo lunga, e ci limitiamo qui a pochissimi esempi. Certo è che la carne è da sempre importante in tutto il globo, e il suo valore (anche culturale) è immenso. E mentre c’è chi la vorrebbe eliminare, magari per sostituirla con improbabili prodotti artificiali, resta un fatto: Paese che vai, piatti succulenti a base di carne che trovi.

Giornalista ed eco blogger, da sempre si occupa di temi legati alla sostenibilità ambientale e al food. Scrive per testate giornalistiche sia cartacee sia online e per blog aziendali. È laureata in Sociologia, con indirizzo Territorio e ambiente, all'università La Sapienza di Roma.